Il sentimento di sicurezza fa da sfondo a tutta la vita emotiva, si ricerca di ripristinarlo in ogni momento di crisi ed accompagna ogni fase del ciclo vitale.
Nasce nella prima relazione del bambino con la mamma ed è rappresentato da quello stato di assoluto benessere che prova un bambino nutrito, pulito, curato, accudito e avvolto nelle braccia della mamma.
Si potrebbe definire anche come una sensazione di essere in salvo e al sicuro.
E’ quindi durante l’infanzia che si accumula quel deposito di sicurezza cui attingere per affrontare nuove esperienze. Verrà anche in aiuto anche per rassicurarci in momenti di distanze e di solitudine, per affrontare dolori senza esserne sopraffatti, per ripartire quando tutto sembra perduto.
La madre restituisce al bambino, con la propria mente, con lo sguardo in cui il bambino si rispecchia, con le cure che gli offre, contenimento e significato alle sue esperienze, prima che il bambino possa essere in grado di percepirle in modo cosciente e mentalizzarle, rendendole stabili nel ricordo
Quindi Il bambino si sente al sicuro perchè pensato e amato.
La qualità di questo primo rapporto darà una specie di impronta alla vita affettiva e diventerà fonte di sicurezza per il futuro.
Tutta la vita noi cerchiamo di ripristinare qualcosa di simile a quella fonte originaria di benessere appagante dato da una sensazione di sicurezza. Infatti ricerchiamo situazioni conosciute anche quando sperimentiamo qualcosa di nuovo e una forma più matura di adattamento che ci procuri benessere e metta in circolo nuove risorse.
La pandemia, la paura del contagio che vedeva neli altri possibili portatori di rischio per la salute e la vita stessa, hanno rotto improvvisamente un sentimento di stabilità sufficientemente sicura e prevedibile.
Ognuno come può, con i mezzi di cui dispone, sta cercando di ripristinare rituali , abitudini che però ancora si scontrano proprio con il bisogno di contatto, di gruppo, di folla che deve dovrebbe evitare