Ogni anno in Italia migliaia di studenti vengono bocciati con l’intento di “aiutarli a crescere”.
L’idea è che ripetere un anno possa servire a colmare lacune e maturare.
Ma la ricerca scientifica e le statistiche internazionali dimostrano il contrario: la bocciatura ha spesso effetti negativi sul piano dell’apprendimento, della motivazione e del benessere psicologico.
Gli effetti della bocciatura
Essere bocciati non significa solo restare indietro: per molti studenti è un vero e proprio trauma emotivo.
Vergogna, senso di fallimento, perdita di autostima e isolamento sociale sono reazioni comuni. La bocciatura può innescare impotenza appresa e disaffezione verso la scuola.
Secondo i dati OCSE-PISA (2022), gli studenti bocciati ottengono risultati peggiori negli anni successivi rispetto ai coetanei promossi.
In Italia, circa 1 studente su 5 ha già ripetuto almeno un anno di scuola a 15 anni, contro una media OCSE del 9%.
Chi viene bocciato più spesso?
Le statistiche mostrano che la bocciatura colpisce soprattutto:
– studenti con disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o difficoltà cognitive;
– ragazzi con situazioni familiari complesse;
– studenti con scarso accesso a supporti esterni (ripetizioni, tutor, ambienti di studio favorevoli).
In pratica, viene penalizzato chi avrebbe più bisogno di aiuto.
Il rischio: abbandono scolastico
Ripetere un anno scolastico può rendere lo studente più grande rispetto al gruppo classe, isolato, sfiduciato.
Questo può diventare l’inizio di un progressivo allontanamento dalla scuola.
In Italia l’abbandono scolastico precoce riguarda circa l’11,5% degli studenti.
La bocciatura è spesso uno dei principali fattori di rischio. (Fonte: Eurostat 2023)
Il modello nord europeo: la bocciatura non è la risposta
In Paesi come Finlandia, Danimarca e Norvegia, la bocciatura è quasi assente. In Finlandia, meno dell’1% degli studenti ripete un anno.
Questi sistemi si basano su:
– Didattica flessibile e adattata ai diversi stili cognitivi;
– Supporto individualizzato all’interno della classe;
– Valutazione formativa, che accompagna lo studente nel tempo e non lo giudica alla fine.
Il risultato?
Prestazioni scolastiche tra le più alte al mondo e quasi totale assenza di dispersione scolastica (OCSE-PISA 2022).
Esistono alternative efficaci alla bocciatura
La ricerca pedagogica e psicologica propone approcci concreti e già applicabili anche in Italia:
– Supporto personalizzato durante l’anno
– Didattica inclusiva e cooperativa
– Valutazione continua, orientata alla crescita
– Tutoraggio tra pari e lavoro su competenze trasversali
– Intervento psicologico mirato alle difficoltà di apprendimento e ai fattori motivazionali
Come può aiutare il Polistudio Anna Valentini
Presso il Polistudio Anna Valentini, offriamo percorsi personalizzati per studenti in difficoltà, con l’obiettivo di promuovere un apprendimento significativo.
I servizi attivi includono:
- Valutazione psicodiagnostica
- Analisi approfondita del profilo cognitivo, emotivo e motivazionale dello studente.
- Terapia dello studio
- Percorsi individuali per migliorare metodo di studio, organizzazione, gestione del tempo e motivazione.
- Potenziamento sulle abilità scolastiche
- Lavoro in continuità con il processo di valutazione neuropsicologica e degli apprendimenti con lo scopo di potenziare le abilità che necessitano di un potenziamento
- Sostegno psicologico scolastico
- Lavoro sul benessere emotivo, l’autostima e la relazione con la scuola
- Colloqui con famiglie e insegnanti per costruire insieme un’alleanza educativa efficace e condivisa
L’obiettivo non è “evitare la bocciatura a tutti i costi”, ma capire cosa sta bloccando l’apprendimento e intervenire nel modo più utile per quello specifico studente.
Contatti:
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